Il Bel Paese, non dimentichiamolo, teniamolo a mente, noi siamo il Bel Paese: nati come santi commessi, poetici fruttivendoli, precari navigatori , ingegneri, architetti, cuochi, musicisti, operai,mamme e papà, tutti instancabilmente lavoratori! Teniamolo a mente.
Perchè 150 anni d'unità italiana non si scrivono per commemorare, e forse neanche per ricordare, si scrivono perchè come allora, è sempre Giovine la nostra Italia.
Chi si sente italico per diritto di nascita cominci a tremare, perchè prossimamente non basterà! Per essere italici bisognerà testimoniare il vivo sentimento dell'essere italiano e chi non si riconosce nel Bel Paese, chi non ha abbastanza vena per preoccuparsi della sua storia, per presentarsi critico nel presente e per il prossimo futuro, questo chi, sarà falda vuota senza nome.
Celebriamo, festeggiamo, brindiamo, ma teniamo a mente che 150 anni sono solo la giovinezza per l'Italia, e auguriamoci di poter contare, per ognuno di noi, altrettanti 150 anni di vita.
Io sono Italia è una rubrica per riconoscerci, laddove talvolta, sopiti, stentiamo a farci protagonisti di questa scena. Laddove, sommersi da una atrofica visione, rilanciamoci nuovi canoni, emulando standard.
Alla ricerca di citazioni e aforismi, nel sordo replicare, il pensiero s'abbandona, rischia di diventar soggetto alla seduzione e ben poco riconoscente alla ragione. Allora replichiamo, ma con personale stile, arte e moderazione. E teniamolo a mente, forza critica è generazione di creatività, e dalla creatività, continua armonia. Forza fisica del futuro è nel nostro pensare: attento operare nell'arte della nostra quotidianità.
Io sono Italia, nata dal corpo degli artigiani, nel seno dei mecenati che nutrono gli artisti, nei pensieri dei filosofi che non si stancano di riflettere vita, e di tutti noi che in essa troviamo ragione. Perché lo spazio dedicato al nostro essere stile, arte, organizzazione e idea diventi quotidiano sapere da vivere dentro e fuori la nostra casa.
Alessandra Lelli
Il Bel Paese:Dante Alighieri, Inferno, Canto XXXIII, verso 80.
Petrarca, Canzoniere, CXLVI, versi 13-14